Boca Jouer vs Nardullese - Resoconto partita



Quando durante un match si perde il conto dei gol segnati dagli avversari, allora vuol dire che qualcosa non va. Il Boca viene letteralmente soverchiato dalla Nardullese, che arriva al gol con una facilità disarmante e di fatto non viene mai messa in difficoltà dai giallo-blu.
Il Boca è totalmente abulico in fase d'impostazione, non riesce quasi mai a costruire azioni da gol e segna le sue uniche due reti una su palla inattiva (calcio d'angolo di Nicolò e bel colpo di testa di Lino) e l'altra con un "tiro della domenica" di Dario.

La brutta sconfitta ha evidenziato grandi lacune, di seguito descritte:

1) ovviamente la mancanza di un vero portiere, che sia affidabile sia tra i pali e sia come presenza in campo (cioè che non si faccia supplicare per venire a giocare). Se ieri la squadra ne avesse avuto uno, probabilmente avrebbe preso 3-4 gol in meno (senza nulla togliere ad Alessio, che ha fatto il possibile). Se è vero che 3-4 gol ieri non avrebbero fatto la differenza, sicuramente lo faranno in una partita ufficiale.

2) la difesa ballerina. I terzini sono spesso scoordinati tra loro, a volte salgono insieme e altre non ne sale nessuno. Nel primo caso, nei contropiedi il difensore centrale rimane solo. Nel secondo, la squadra si spezza in due tronconi e gli avversari riescono a manovrare con calma a centrocampo. Il centrale marcava l'uomo a un metro di distanza, dando il tempo all'avversario di stoppare il pallone e ragionare. Non che avrebbe sempre dovuto cercare l'anticipo (che se non riesce manda di fatto l'attaccante in porta), ma almeno avrebbe dovuto provare a essere più pressante. Inoltre, quando iniziavamo la fase di possesso palla (di solito col portiere che scaricava su uno dei terzini) il centrale saliva a centrocampo per cercare di portarsi via un uomo e limitare il pressing sui portatori di palla del Boca. Così facendo però toglieva la possibilità di un appoggio dietro e andava a pestare i piedi ai centrocampisti.

3) il centrocampo inesistente. Quello è un errore che il Boca fa sempre, anche se forse Paolobbi è quello che interpreta meglio il ruolo di incontrista (perlomeno nel posizionamento). David è sempre solo, e si trova a fare sia la fase d'impostazione che quella difensiva. Questo perchè ogni volta che qualcuno ha la palla tra i piedi, tutti volano avanti. Il portatore di palla non ha alternative se non lanciare, non avendo soluzioni per appoggiare palla a terra. Lanciando spesso si regala la palla agli avversari, che partono in contropiede sfruttando la difesa totalmente sguarnita.

4) l'attacco totalmente inesistente. Ogni volta che la palla arriva a uno degli attaccanti, si sa che l'azione terminerà con loro. Sia Dario che Labomba prediligono la palla sua piedi, e questo non è un male: sono piazzati fisicamente e ben in grado di difendere il pallone aspettando l'accompagnamento della squadra. Purtroppo però i nostri attaccanti non scaricano mai, ma cercano sempre di girarsi e liberarsi al tiro. Solo quando è lampante che fare quel movimento è fisicamente impossibile, allora cercano lo scarico. Ormai però è troppo tardi, e gli avversari si sono già riorganizzati difensivamente occludendo tutti gli sbocchi.

In questo bilancio totalmente deficitario, non tutto è da buttare. Il Boca ha giocato contro la Nardullese la peggior partita dalla fondazione della squadra, ma ciò che adesso conta è capirne i motivi e apportare correttivi.

La squadra è fatta da uomini che corrono e s'impegnano, anche se senza compattezza. A volte ci sono dei cali di tensione, ma questo è fisiologico di una squadra amatoriale. Ciò che manca è lo spirito di squadra, inteso sia come incoraggiamento al compagno che sbaglia e sia  come sincronia dei movimenti. Il team è composto da giocatori che non solo non avevano mai giocato insieme, ma neanche si conoscevano. E' ovvio che questo aspetto sia dunque il più laborioso su cui migliorare. 
Quando ci sarà la fiducia nello scaricare sul compagno libero la palla (senza la supponenza di dire: "Lui non è capace, la risolvo io") e s'instaureranno quei piccoli automatismi che permetteranno a tutti di muoversi in campo con oculatezza (correndo meno e meglio), allora i risultati cambieranno.
Ognuno degli effettivi in rosa sa fare qualcosa meglio degli altri: c'è chi corre di più, chi è tatticamente più disciplinato, chi più efficiente nei contrasti, chi più bravo tecnicamente, eccetera. E' necessario che tutti s'impegnino per passare ai compagni le proprie competenze distintive, come lo è altrettanto l'accettare con umiltà i consigli di chi fa meglio qualcosa in cui si è più carenti.

Per tradurre concretamente queste belle parole, nel breve periodo si potrebbe:
1) organizzare una maxi cena di squadra, in modo da accrescere lo spirito di gruppo (se qualcuno ha qualche bel posto da suggerire, lo faccia nei commenti);
2) istituire, oltre alla consueta partita settimanale, anche un allenamento. Ci si potrebbe radunare in qualche campetto poco attrezzato (e dunque meno costoso o addirittura gratuito) e provare con calma schemi, automatismi e posizionamento in campo. Il DS ha preso già contatti per occupare settimanalmente il campetto della Mater Ecclesiae (Poggiofranco), se ve ne vengono in mente di migliori ditelo.

Dale Boca!

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