A tu per tu con il Presidente Celentano


In foto: immortalato nella sede del team durante una breve pausa dal lavoro, il numero uno del Boca Jouer Giovanni Silvio Celentano sciorina perle di saggezza dall'alto del suo trono presidenziale

Lo abbiamo inseguito per molto tempo, nonostante i suoi molteplici impegni. Alla fine, pur con la sua squadra nel bel mezzo di una caotica fase di pre-campionato, il Presidentissimo del Boca Jouer Giovanni Silvio Celentano ha deciso di dedicarci qualche ora concedendoci un'intervista esclusiva.

- Allora Presidente, è soddisfatto della rosa della sua squadra?

- Assolutamente sì, aspetto con ansia di recuperare tutti gli effettivi. Purtroppo nelle ultime settimane, oltre all'infortunato cronico Paulo Berto, abbiamo perso anche Nico Verzekkia e Alessio. Abbiamo ben 3 terzini indisponibili al momento...

- La cosa la preoccupa? Ci saranno altri interventi sul mercato per sopperire a questa lacuna?

- Non credo, perlomeno non in quel ruolo. Sicuramente ci saranno altri colpi: da tempo stiamo seguendo un portiere. Ad oggi non posso fare nomi perchè ne va del buon esito della trattativa; riferiamoci a lui come Mister XXX...

- XXX? Mi suona abbastanza originale... Da dove le è venuto questo soprannome?

- Dalla mia ultima ricerca su Google...

- Firmerà con voi a breve?

- No comment. In questo momento non posso parlare delle trattative in essere.

- Ma facendo un bilancio generale, qual è stato secondo lei il colpo più azzeccato della sua gestione? Quello cioè che a suo parere ha rinforzato maggiormente la squadra...

- Senza ombra di dubbio la mia rinuncia al calcio giocato. Credo che la mia scelta abbia notevolmente contribuito al nostro rafforzamento.

- Lei è il solito modesto... Ma è davvero fiducioso per la stagione alle porte?

- Perchè non dovrei? Abbiamo una rosa ampia che può ben figurare.

- Ecco, appunto... Non crede che la rosa sia addirittura troppo ampia per il calendario del Boca Jouer?

- No, anche perchè molto probabilmente per la stagione 2011/2012 il Boca disputerà due tornei contemporaneamente.

- Davvero? E come mai?

- Vogliamo diventare nel minor tempo possibile il club più titolato al mondo.

- Capisco. E crede che mister Papaleo sia all'altezza di guidare i suoi ragazzi verso traguardi così ambiziosi? Lo sa che buona parte della stampa lo ritiene troppo inesperto?

- Sì, ne sono al corrente e le confesso di aver pensato la stessa cosa. Alla fine però l'ho confermato sulla nostra panchina e gli ho assicurato fiducia incondizionata. Sa com'è, io sono di Adelfia e lui di Sannicandro: se non ci si aiuta tra paesani confinanti... E poi per certi versi mi ricorda Zeman...

- Anche mister Papaleo propone un calcio offensivo basato sul pressing e sui movimenti senza palla?

- No, però dice un sacco di frasi sconvenienti e fuma come un dannato...

- Capisco... Senta, cos'ha da dirmi invece sul caso Pasquale Cannoniere? La sua assenza alla prima partita stagionale del Boca Jouer non è certo passata inosservata...

- Guardi, in realtà non esiste nessun caso: il giocatore è stato mandato qualche giorno in ritiro ad Utrecht, affinchè nella città natale del grande Marco Van Basten ritrovasse il feeling col gol. Alcune frange della nostra tifoseria lo avrebbero voluto mandare a Lourdes, ma poi alla fine abbiamo optato per questa soluzione alternativa.

- Quindi fate una preparazione mirata per ogni singolo giocatore, come le squadre della massima serie. Cè una squadra in particolare a cui s'ispira per la gestione del Boca Jouer?

- Non ce n'è una in particolare, diciamo che m'ispiro alle tre regine del campionato: mi piacerebbe che la mia squadra avesse lo stile della Juve, che fosse vincente come il Milan e che schierasse mezzi cessi come l'Inter...

- Il suo ispirarsi alla Juve non mi stupisce: alla fine anche lei si chiama Giovanni ed è avvocato, come il più illustre presidente dei bianconeri...

- Parla di Agnelli? In effetti ha colto nel segno: è la mia figura di riferimento, soprattutto per quanto riguarda la cura nei dettagli che l'ha portato ad essere non solo un personaggio pubblico, ma un'icona... M'ispiro a lui e cerco anche di spingermi oltre.

- Si spieghi meglio...

- Ha presente l'abitudine dell'Avvocato di indossare l'orologio sopra il polsino della camicia?

- Certo. Adotta anche lei questo vezzo?

- No, io faccio di meglio: indosso le mutande sopra i pantaloni.

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